Strategie di ricerca e e obiettivi principali del LASA
Il principale ambito di ricerca del LASA riguarda la ricostruzione storica dei sistemi e delle pratiche di gestione e attivazione delle risorse ambientali per la produzione agro-silvo-pastorale, con particolare riferimento alle dinamiche concernenti l'ecologia di tali risorse.
Le ricerche in corso riguardano l’archeologia e la storia ambientali e rurali e coinvolgono ricerche di terreno (osservazioni botaniche, campionamenti per analisi archeobotaniche, ricerche di archeologia del paesaggio, di scavo e dell’architettura, storia orale, osservazioni geomorfologiche, zoologia, campionamenti per analisi geoarcheologiche), in laboratorio (analisi palinologiche, antracologiche, dendrologiche, dendrocronologiche e dendroecologiche, e geoarcheologiche), e su fonti documentarie (archivistiche e cartografiche), nonché il loro confronto, trattamento e rielaborazione. La ricerca del centro ha una finalità spiccatamente applicativa, sia per quanto riguarda l’elaborazione di policy briefing, sia per il contributo che dà alle collettività locali nelle azioni di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio rurale locale, anche in relazione al dialogo e alla valorizzazione dei musei di cultura contadina locali (in particolare è stata curata la realizzazione di audio-guide per il Museo di Cultura Contadina di Montebruno).
La prospettiva di ricerca del LASA parte dal campo delle tecniche standard della paleoecologia e mira a sviluppare metodi basati sull'analisi di precisi casi di studio locali, che possono suggerire una generalizzazione storica più complessa. L'approccio di ricerca elaborato dal LASA si basa su un'attenzione sistematica alla produzione e valutazione delle fonti e sulla costruzione di indagini ad alta risoluzione spaziale e temporale.
La scelta di una scala di dettaglio nella ricostruzione storica delle pratiche di gestione e attivazione delle risorse ambientali consente di identificare i processi che hanno prodotto i paesaggi culturali (rurali) storici ed attuali e di esplorare le relazioni storiche con la distribuzione e le forme dell'insediamento rurale. Il metodo regressivo, la dimensione topografica nell'osservazione di terreno e nell'uso delle diverse fonti storiche consentono una più chiara definizione di tali processi dal punto di vista sociale e ambientale e l'identificazione dei passati sistemi colturali e della loro attuale eredità ambientale, tecnica e sociale.
L'attività di ricerca ha riguardato soprattutto:
- paesaggi rurali di interesse storico e paesaggi culturali studiati attraverso una specifica valutazione (topografica) di fonti archivistiche, cartografiche e di terreno
- definizione di metodologie per indagini ad alta risoluzione spaziale e temporale su fonti archeologiche e sedimentarie (palinologia, antracologia, dendroecologia, ecc.)
- ricostruzione delle pratiche di gestione e attivazione delle risorse ambientali e loro trasformazioni e valutazione degli effetti indotti sull'ecologia dei siti
- aspetti applicativi legati alla caratterizzazione storica e ambientale delle produzioni locali vegetali e animali ("produits de terroir"), delle popolazioni animali di interesse faunistico-venatorio e più un generale dei paesaggi rurali di interesse storico e del patrimonio rurale.
Il LASA è un centro interdipartimentale di ricerca dell'Università di Genova (dipartimenti DAFIST-DISTAV) coordinato dalla prof.ssa Anna Maria Stagno cui partecipano archeologi, storici, botanici, archeobotanici (palinologia e dendrocronologia), zoologi, geologi, geoarcheologi, geografi.
Le ricerche interdisciplinari che del LASA riguardano temi di archeologia e storia ambientali e rurali e affrontano, con approccio micro-analitico, lo studio dei sistemi e delle pratiche storiche di gestione e attivazione delle risorse ambientali, i paesaggi culturali, la storia e l'archeologia delle società rurali europee e lo sviluppo di un approccio storico agli studi di patrimonio, che comprendono anche un'analisi critica dei processi di patrimonializzazione in corso. Al centro delle indagini è la Liguria appenninica, studiata in comparazione con ricerche condotte nella montagna europea. Oltre a numerose aree dell’Appennino ligure, le indagini in corso riguardano la Sierra Nevada, la montagna Basca, i la Cerdagna nei Pirenei francesi.
L’attività del centro si concretizza nella partecipazione e realizzazione di progetti di ricerca (finanziati sia a partire da bandi competitivi, sia come contratti di ricerca affidati al LASA), nell’organizzazione di cicli seminariali con precipua finalità didattica e nell’organizzazione di seminari internazionali ed altri eventi di disseminazione scientifica. I progetti in corso riguardano in particolare lo studio delle dinamiche sottese al cosiddetto processo di marginalizzazione della montagna europea, con il suo spopolamento e abbandono e le sue conseguenze nel presente (ERT STG 2019 - ANTIGONE), la complessità del patrimonio rurale vivente (Jpi-CH 2019-H2020 IRIS), la costruzione di percorsi formativi interidiscplinari e intersettoriali allo studio delle aree rurali e montane (programma dottorale CLOE, MSCA Cofund DP - H2020), il sostegno a borse di ricerca postdottorali (INPACT MSCA IEF, Tempa Margarita Salas).
Le ricerche sono condotte attraverso il dialogo e la sinergia tra diverse discipline e si concretizzano in ricerche di terreno (ricerche di archeologia rurale e del paesaggio, indagini di scavo e di archeologia dell’architettura, osservazioni botaniche, campionamenti per analisi palinologiche, antracologiche, dendrocronologiche, campagne di storia orale, osservazioni geomorfologiche, zoologia, campionamenti per analisi geoarcheologiche), in laboratorio (analisi palinologiche, antracologiche, dendrologiche, dendrocronologiche e dendroecologiche, e geoarcheologiche), e su fonti documentarie (archivistiche e cartografiche), nonché il loro confronto, trattamento e rielaborazione.
Nell’ambito delle ricerche in corso sono inoltre state realizzate mostre e altre iniziative che hanno accresciuto la visibilità del centro. Il LASA sta organizzando un corso di formazione di storia ambientale dedicato agli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. La ricerca del centro ha infatti una finalità spiccatamente applicativa, sia per quanto riguarda l’elaborazione di policy briefing, sia per il contributo che dà alle collettività locali nelle azioni di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio rurale locale, anche in relazione al dialogo e alla valorizzazione dei musei di cultura contadina locali.
Nell’ambito delle collaborazioni attive con Città Metropolitana e in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archivistici della Liguria è stato realizzato l’archivio-biblioteca dedicato a Massimo Quaini, ospitato presso i locali di Città Metropolitana a Genova Quarto, e primo passo per la costituzione di un osservatorio del paesaggio della Liguria a lui dedicato. È inoltre in corso, da parte di UniGe, la stipula di un protocollo di intesa relativo alla costituzione del nuovo polo di ricerca del nord ovest che avrà sede a Gorreto, “Centro per lo Sviluppo Sostenibile delle Aree Rurali e Montane - Appennino delle Quattro Province” (responsabili scientifici A.M. Stagno, M. Invernizzi, M. Pavese), naturale sviluppo del progetto CLOE e in cui i temi di ricerca del LASA sono fondanti e trainanti.
Il LASA è articolato in due sezioni:
- sez. geografico-storica, afferente al Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia (DAFIST, Facoltà di Lettere e Filosofia, ex DISMEC), tra via Balbi 6, primo e secondo sottotetto, via Balbi 4, III piano, e via del Campo 59r (AstraLab)
- sez. botanica, afferente al Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica attivo presso il Dipartimento di scienze della terra e della vita (DISTAV, già Dipartimento per lo Studio del DipTeRis, Facoltà di Scienze), in viale Benedetto XV.
Le due sezioni in cui è articolato il LASA (geografico-storica e botanica) consentono di proseguire la collaborazione sui temi archeologia e storia rurali, geografia storica, ecologia storica, storia e archeologia ambientale, tra ricercatori afferenti a discipline diverse. Tale collaborazione si realizza attraverso progetti di ricerca e l'organizzazione di seminari interni, sia di convegni a livello nazionale e internazionale.
I progetti di ricerca in corso sono sviluppati in collaborazione con il Centro di Ricerca Interateneo Goffredo Casalis per la Storia del Territorio, che coinvolge l’università del Piemonte Orientale (Vittorio Tigrino) e l’università di Torino, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, il Laboratorio Llabor dell’Università di Oviedo (ref. Margarita Fernández Mier), il Laboratorio MEMOLab dell’Università di Granada (ref. José María Martín Civantos), il LAboratoirio Traces dell’Università di Toulouse Jean Jaurès (ref. Christine Rendu) nonché numerose università italiane ed europee con cui il LASA realizza progetti in diverse parti del sud d’Europa.
I progetti di ricerca tra gli annni 2000 e 2015 sono stati sviluppati in collaborazione con il Centro per l'Analisi Storica e il Territorio dell'Università del Piemonte Orientale - Facoltà di Scienze Politiche (ref. Angelo Torre, Roberta Cevasco e Vittorio Tigrino), il Laboratorio GEODE (UMR 5602, CNRS) dell’Université de Toulouse II (ref. Jean Paul Metailie e Didier Galop) e con la School of Geography della Nottingham University (ref. Charles Watkins, Ross Balzaretti e Mark Pearce).
A partire dal 2020 il LASA è anche il punto di riferimento per le attività di ricerca e didattica del del filone di storia e archeologia ambientali dei corsi di dottorato e dei programmi dottorali UniGE (STARCH -Storia, Storia dell’Arte, Archeologia; SRV – Sicurezza, Rischio, Vulnerability, curriculum Risk, Climate Change and Sustainable Development; Doctoral Programme CLOE – Training to complexity: multidisciplinary approaches to rural and mountain sustainable development and conservation.
Fino al 2015 il LASA è stato punto di riferimento per le attività di ricerca del Corso di Dottorato in Geografia Storica per la Valorizzazione del Patrimonio Storico e Ambientale (Scuola di Dottorato Società Culture e Territorio), attivo presso il DiSMeC dal 2004, coordinatore Osvaldo Raggio, attraverso progetti di ricerca locali, nazionali ed europei.