Progetti principali cui il LASA partecipa (2020-2024)

Progetti internazionali

ANTIGONE - Archaeology of shariNg pracTIces: the material evidence of mountain marGinalisatiON in Europe (18th- 21st c. AD)

Logo ANTIGONE

PI Anna Maria Stagno            
H2020 ERC StG 2019 - G.A. n. 853539 (Consiglio europeo della Ricerca)            
Inizio 01/11/2020 – estensione 31/10/2026            
antigone-erc.eu

Attraverso indagini archeologiche, archivistiche, archeologico-ambientali e di storia orale condotte in casi di studio localizzati in differenti aree montane europee, Antigone vuole verificare se gli apparenti miglioramenti delle pratiche di gestione delle risorse introdotti dalle razionalizzazioni del XIX secolo e dalle modernizzazioni del XX secolo non abbiano comportato solo cambiamenti tecnici, ma anche un declino della condivisione del lavoro, del tempo e dello spazio influenzando quindi l'organizzazione delle comunità e la sua stessa tenuta. L'abbandono e lo spopolamento montani, infatti, non sono omogenei e spesso si riscontrano profonde differenze negli insediamenti della stessa valle o della stessa parrocchia. Per questo l'ipotesi di fondo è che le ragioni delle differenze siano individuabili alla scala locale e non legate a correlazioni macroscopiche ed esterne (come le dinamiche generali economiche e politiche). 

Le ricerche riguardano la montagna basca, i Pirenei francesi, la Sierra Nevada e l’Appennino ligure (Monte Fasce, Rezzoaglio, Rovegno, Borzonasca). In tutte le aree studio la collaborazione tra gli afferenti al DAFIST e al DISTAV è particolarmente stretta.


IRIS – Inspiring rural heritage: sustainable practices to protect and conserve upland landscapes and memories

PI - SALVIDIO Sebastiano (DISTAV)             
JPI Cultural Heritage (JPICH) “Conservation, Protection and Use” Call 2019 Contratto n. 699523             
Inizio 15/10/2020 – fine 14/10/2023            
iris-jpi.eu/news.html

IRIS è un progetto a cui collaborano il DAFIST e il DISTAV e ha l'obiettivo di dimostrare come la conoscenza dei processi storici e delle pratiche storiche di gestione possa supportare la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle aree montane e rurali europee. I paesaggi montani sono un complesso e ricco patrimonio culturale e naturale. Le comunità locali hanno un ruolo di primo piano nel conservarlo e proteggerlo. IRIS mira a costruire nuovi approcci alla conservazione, fondati sul concetto di “patrimonio rurale vivente” e sulla sua dimensione storica, per promuoverne la protezione attraverso l'uso. Nel progetto sono coinvolte le Università di Granada e di Durham e il CNRs - Geode dell'Università 2 di Tolosa. 

Nell’ambito del progetto IRIS è stata allestita una mostra in pannelli sul patrimonio rurale della montagna europea, esposta a Kolasin durante la conferenza finale del progetto. Nel mese di dicembre-gennaio la mostra sarà ampliata per la parte relativa all’Appennino ligure, come parte delle attività di disseminazione delle ricerche legate al Dottorato comunale e nel quadro di una collaborazione con il Settore Musei della Città Metropolitana di Genova (Museo Archeologico e Museo di cultura contadina, Genova), che prevede l’allestimento di una mostra itinerante all’interno di tutto il territorio della Città Metropolitana di Genova. 

Le indagini del progetto hanno permesso un censimento del patrimonio rurale della Liguria orientale e approfondimenti nei comuni di Vernazza, Borzonasca, Rezzoaglio.


CLOE - training to Complexity: muLtidisciplinary approaches to rural and mOuntain sustainable devElopment and conservation

Pis Marco Invernizzi, Anna Maria Stagno             
H2020 - MSCA COFUND Doctoral Programme – GA n. 101034449             
Inizio 01/04/2021 – fine 31/03/2026            
cloe.dp.unige.it

Il progetto Cloe è un programma di dottorato centrato sui temi dello sviluppo e conservazione della montagna e degli spazi rurali a partire da prospettive storiche, ambientali e giuridiche. Sta formando 15 dottorandi provenienti da diverse nazioni europee ed extraeuropee, anche con la collaborazione di istituzioni e aziende del territorio ligure e di prestigiosi centri di ricerca europei. CLOE mette in rete ricercatori e docenti UniGE che, sulla montagna e le aree rurali, stanno realizzando importanti progetti. L'obiettivo è rispondere a uno dei più importanti obiettivi delle strategie nazionali e regionali sull'innovazione: affrontare il problema dell'abbandono delle aree interne. 

Nell’ambito delle ricerche condotte dalle dottorande/assegniste sotto elencate sono in corso ricerche riguardanti il patrimonio rurale del comune di Castiglione Chiavarese (L. Gago, in collaborazione con il Museo di cultura contadina di Velva, cotutela Università di Oviedo), il patrimonio rurale delle Alpi Albanesi (E. Shkreli), la biodiversità delle Alpi Marittime e le sue dinamiche ecologiche (L. Doni in collaborazione con Parco Nazionale delle Alpi Marittime), la valutazione, attraverso la modellistica, dei rischi e pericolosità geomorfologiche indotte dalle variazioni di uso del suolo nella zona del Parco dell'Aveto e delle 5Terre (P. Niyokwiringirwa in collaborazione con il parco delle Cinque Terre).


INPACT - INdustrialization and the Process of modernity: the ArChaeological Transformation of the rural world (18th-21st c.)

PIs Anna Maria Stagno, Carlos Tejerizo García             
Inizio 04/10/2021 fine 03/10/2023            
inpact.es

Il progetto discute il concetto di “modernità” come processo unidirezionale in cui le società rurali sono viste come soggetti passivi più che come agenti attivi di cambiamento. Attraverso il caso de Il Casaio (Galicia, Spagna), il progetto mira a leggere da un punto di vista locale i processi di industrializzazione e a comprendere come sia stato letto e costruito, e quale gioco abbia avuto nel creare e riprodurre ineguaglianze di genere e sociali e nella trasformazione del paesaggio.

Progetti nazionali

InWood In Search of an Old Resource in the Industrial Era: Wood and the Historical Roots of the Italian Forests (1870s-1960s)

Coordinatore UniTo, responsabile UO UniGE Anna Maria Stagno (DAFIST)             
Inizio 30/11/2023 – fine 29/11/2025

Il progetto studia l'industrializzazione attraverso la risorsa preindustriale più importante: il legno. Finora, la ricerca sull'industrializzazione si è concentrata sull'introduzione e la diffusione di nuove fonti energetiche e materiali, prestando scarsa attenzione alle dinamiche relative alle risorse preesistenti. Tuttavia, i dati disponibili mostrano che il legno è stato fondamentale nelle attività più rilevanti che hanno guidato l'industrializzazione e il suo consumo complessivo è aumentato durante questo processo.

Il progetto analizza il ruolo che il legno ha svolto durante l'industrializzazione e l'impatto dell'industrializzazione sugli attori, i settori e i territori maggiormente coinvolti nell'uso del legno. L'attenzione è rivolta all'Italia durante la lunga industrializzazione del paese tra il 1870 e il 1960. In un dialogo aperto ed esplicito con gli attuali dibattiti sulla crisi ecologica e la transizione energetica, il progetto avvia un approccio interdisciplinare e multiscala per analizzare i collegamenti tra le seguenti questioni interconnesse: dinamiche economiche, dinamiche sociali e politiche e dinamiche ecologiche. 

Per quest’ultimo aspetto sono in corso di studio i cambiamenti nel paesaggio forestale causati dall'industrializzazione, in termini sia di estensione della copertura forestale che delle sue caratteristiche; la relazione tra questi cambiamenti e quelli relativi alla gestione materiale delle aree boschive a livello locale. 

Il progetto integra diverse fonti e metodi analitici per cambiare il modo in cui gli studiosi comprendono l'industrializzazione e per fornire il contesto storico per il dibattito odierno sul ruolo delle aree boschive sia come risorsa naturale (mitigazione del cambiamento climatico, conservazione della biodiversità) sia come risorsa socio-economica (per garantire i mezzi di sussistenza nelle aree rurali e supportare una bioeconomia basata sulle foreste per sostituire i prodotti a base fossile).


KORE - Archaeology of dwelling: material evidence and seasonality of homing practices between settlements, spaces and resources in European uplands (16th-21st c. AD)

Logo FARE Ricerca in Italia

PI Anna Maria Stagno             
FARE Ricerca in Italia, 2020 Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica             
15 dicembre 2022- 14 dicembre 2027

Le pratiche del “fare casa” non sono legate a specifici contesti spaziali, ma incorporano relazioni e oggetti, che consentono la formazione, la riproduzione o la modifica delle comunità domestiche. L'obiettivo di KORE è comprendere le relazioni tra insediamenti stagionali, permanenti e gestione delle risorse ambientali, studiando le pratiche del “fare casa” nella montagna europea tra XVI e XXI secolo. L’intenzione è quella di riflettere, procedendo dal focolare domestico verso gli spazi esterni e ritorno, su quella che nell’analisi microstorica è stata definita la “costruzione sociale dello spazio”. 

Attraverso indagini archeologiche, archeobotaniche e geoarcheologiche, archivistiche e di storia orale, KORE si concentra sui modi di “fare casa”, nocciolo centrale delle forme di appropriazione, negoziazione e condivisione dello spazio. L'idea è di analizzare gli insediamenti stagionali come spazi dell'interazione sociale e delle pratiche e da lì mettere alla prova categorie come "stagionale" o "permanente" forse lenti con cui oggi leggiamo un modo di abitare che non comprendiamo più. KORE vuole rispondere, attraverso fonti e metodi differenti, a cinque domande di ricerca strettamente complementari: 1) Che cosa ci dice la cultura materiale di questi siti sul modo di abitare sui legami tra stagionalità e “fare casa? 2) Come cambiano le relazioni tra insediamenti stagionali, permanenti e spazi nella diacronia? 4) Che ruolo hanno gli insediamenti stagionali nel dialogo del possesso, nelle forme di appropriazione dello spazio, quale la relazione con i cambiamenti nella gestione delle risorse? 5) Come cambia il ruolo di questi insediamenti nell'organizzazione dei gruppi famigliari che li utilizzavano?

Collaborazioni di ricerca

Oltre alle strette collaborazioni in corso legate ai progetti sopra descritti con le Università di Oviedo, dei Paesi Baschi, di Granada, i Laboratori del CNRS che hanno sede presso l’Université di Toulouse Jean Jaurès (FRAMESPA e TERRAE), l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (CNR, Cagliari), il Centre for Research on Sustainable Societal Transformation (CRS) / Research School on Sustainable Societal Transformation, l’Università di Karlstad University (Svezia), l’Università di Roma Tre, l’Università di Pavia e l’Università di Torino, il LASA mantiene stretti rapporti scientifici e organizza attività comuni con i seguenti enti:

  • Regione Carabinieri Forestale "Liguria", in particolare con la Stazione di S. Stefano d’Aveto e la collaborazione dell’Aliquota Subacquei del Nucleo Subacquei Genova (Legione Carabinieri Liguria)             
    Nel 2021 è iniziata una collaborazione volta all’approfondimento dello stato delle conoscenze storico-ambientali sull’area delle Agoraie e in particolare sul lago degli Abeti (R.N.O. Agoraie-Moggetto, comune di Rezzoaglio, GE). Ciò ha permesso di effettuare campionamenti superficiali di muschio e verifiche dello stato di conservazione dei tronchi sommersi nel lago degli Abeti, di realizzare una planimetria con rilevamento topografico e il posizionamento di capisaldi per successivi controlli riguardanti eventuali movimenti dei tronchi stessi. Inoltre, sono in corso di studio carotaggi lignei prelevati dai tronchi sommersi e campioni di sedimento superficiale del fondo del lago e un carotaggio effettuato ai fini dello studio geomorfologico e archeobotanicobotanico. È prevista la realizzazione di un volume riguardante l’area protetta. Sono coinvolti per UniGE: Ivano Rellini, Sebastiano Salvidio, Bruna Ilde Menozzi, Riccardo Santeramo, Mirca Zotti, Mauro Mariotti, Sabina Ghislandi, Carlo Montanari.
  • UNIPO-Vercelli Università del Piemonte Orientale - Dipartimento di Studi Umanistici (referente prof. Vittorio Tigrino) collaborazione congiunta nell’organizzazione di seminari didattici (Semper, Isaga), eventi, corsi di formazione anche nell’ambito del funzionamento del Centro di Ricerca Interateneo Goffredo Casalis per la Storia del Territorio (convenzione appena rinnovata fino al 2028, i cui rapporti sono regolati da apposita convenzione e ai temi che riguardano le problematiche di una migliore definizione dei contenuti della storiografia ambientale nei progetti di ricerca e nelle attività didattiche e di formazione scientifica.
  • Department of Geography-Department of Archaeology-Department of History dell’Università di Nottingham con particolare riferimento alle attività di ricerca organizzate in Italia N.O. e UK e la collaborazione alle attività dei field courses (attività in continuità dai primi anni 2000), referente Robert Hearn
  • Istituto Catalano di Archeologia Classica (ICAC-Tarragona) collaborazione avviata dal 2017 ai progetti scientifici multiperiodali relativi allo studio della transumanza, dei suoi effetti ambientali, dei suoi paesaggi nell’arco alpino occidentale e nei Pirenei con particolare riferimento alla produzione e valutazione di fonti archivistiche, cartografiche, iconografiche ed orali nell’ambito del progetto Transeant e ai suoi sviluppi negli anni a partire dal 2024 (è attiva una specifica convenzione sul tema attiva fino a fine 2024, referente Valentina Pescini).
  • Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Il Cir-LASA ha attivato dal 2020 una convenzione quadro di cooperazione culturale con UNISG finalizzata alla collaborazione nelle aree della ricerca e della didattica di comune interesse (es. caratterizzazione storico-ambientale di paesaggi e produzioni locali, valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico, etc.). In particolare, sono state avviate le attività di collaborazione tra membri del Cir-LASA e di UNISG nell’ambito del progetto “Arca del Gusto” finalizzata alla valorizzazione delle produzioni gastronomiche di particolare valore storico-ambientale della regione Liguria (Referente Roberta Cevasco).
  • Centro Studi Genova Sotterranea a partire dal 2020 sono in corso progetti didattici e divulgativi dedicati alla valorizzazione e fruibilità del patrimonio rurale del Comune di Genova. L'obiettivo in prospettiva è costruire laboratori didattici permanenti presso il LASA.

Incarichi di ricerca su affidamento diretto

  • 2022-2026 Indagini di archeologia e storia rurali             
    committenti vari: Fondazione Comunità dei Monti di Rovegno, Comune di Carrega ecc.
  • 2022-2024 Indagini di archeologiche e archeologiche ambientali preliminari agli "Interventi di mitigazione del rischio idraulico nella piana dell'Entella"             
    Committente: Città Metropolitana di Genova
  • 2022-2023 Indagini di archeologia e storia rurale delle fontane di Testico             
    Committente: Comune di Testico

Partnership in progetti di ricerca 

  • 2024-2026 CambioVia Pro Programma INTERREG Marittimo IT- FR 2024-2027             
    Capofila Regione Liguria

Organizzazione di convegni internazionali

Progetti 2006-2024

Il LASA ha recentemente organizzato il Convegno Montagne incise. Pietre incise. Per una archeologia delle risorse delle montagne mediterranee (Borzonasca 20-22 ottobre 2011). Il convegno è stato dedicato all'archeologia ambientale e rupestre nelle montagne dell’Europa meridionale, con particolare riferimento alle problematiche connesse con l'indagine dei siti di cavatura di materiale litico e minerario, senza limitazioni cronologiche (dalla preistoria all'età contemporanea). Il Convegno è stato articolato in tre sessioni, (con relazioni a invito e a risposta e parallele sessioni poster) e ha visto la partecipazione di oltre 100 studiosi e cultori di tutte le età provenienti da Italia, da Francia, Spagna, Norvegia, Austria, Gran Bretagna e dagli Stati Uniti.

Ultimo aggiornamento 19 Novembre 2024